Nel 1994, poco dopo la morte di Léo Ferré, celebre poeta anarchico della « chanson » francese, Pippo Pollina scrisse e compose una canzone dedicata a colui che era stato uno dei suoi principali punti di riferimento. E ritrovandosi in seguito a partecipare ad una tournée in Germania insieme ad un altro famoso cantautore transalpino, Georges Moustaki, chiese ed ottenne che quest’ultimo eseguisse l’adattamento in lingua francese della metà del testo della sua canzone, intitolata « Léo ». Pippo si recò quasi immediatamente per alcuni giorni a Parigi, ospite di Moustaki nella sua bella casa nell’Ile Saint Louis. E dopo alcune giornate intense e ricche di ping-pong (passione di Moustaki) e di incontri, fra cui quello con l'indimenticabile Barbara, il cantautore palermitano potè rientrare nella sua nuova residenza di Zurigo, portando con sè la versione bi-lingue di «Léo », ideale per essere cantata in duetto.
Già nel 1995 la canzone trovò posto nel nuovo album di Pippo intitolato « Dodici lettere d’amore », ma fu lui stesso a cantarla interamente.
E la stessa cosa successe in ben altre 3 occasioni, nel 2000 nel CD « Elementare Watson » , nel 2001 in « Versi per la libertà » e nel 2009 nell’album dal vivo « Fra due isole ». Sempre accompagnato da grandi orchestre sinfoniche, inglesi e svizzere.
Nel luglio 2020, in piena pandemia di Covid 19, grazie all’iniziativa di Storiedinote, con l’utilissimo suggerimento dell’amica francese Catherine Gross, in uno studio parigino la canzone « Léo » è stata finalmente registrata in duetto bilingue franco-italiano, con alla voce e al pianoforte Célia Reggiani, figlia del celebre attore e cantante italo-francese Serge Reggiani. E con l’accompagnamento alla fisarmonica di ………..
George Moustaki era sicuramente il più grande amico di Serge Reggiani, ed autore e compositore di molte sue canzoni. Il piccolo Sergio, divenuto poi il celebre Serge, era emigrato nel 1930 in Francia dalla natia Reggio Emilia, per sfuggire con la famiglia alle violenze fasciste.
Il duetto fra Célia Reggiani e Pippo Pollina, in una canzone dedicata a Léo Ferré, che in Italia visse tutta l'ultima parte della sua vita, è quasi la chiusura di un cerchio, suggellata dalla pubblicazione nell'imminente nuovo album del cantautore palermitano "Canzoni segrete".
